Si sa ormai un buon spaghetto all’astice oppure una bella gricia, portano molta piu’ clientela ai ristoratori ancora in difficoltà’, che non creare un evento con qualche vip ormai sul viale del tramonto. I Personaggi con la p maiuscola costano, e c’e’ ancora quella convinzione che aver seduto nel proprio ristorante un volto piu’ o meno noto faccia la differenza. Purtroppo non e’ cosi, non e’ cosi nella maggior parte dei casi. Anzi spesso, perché’, anche se ormai queste “celebrità'” si accontentano dei gettoni che si usavano per i telefoni pubblici, rappresentano comunque un costo per gli imprenditori che ignaramente si affidano a promoter dalla credibilita’ limitata. Sono in tanti ormai a capirlo e piuttosto si cimentano ad invitare nuova potenziale clientela sui social. Magari con promozioni mirate e un’accoglienza superba, sia in termini di sicurezza per la salute di tutti che per qualita’. Escono continuamente articoli di feste e festicciole celate da un pranzetto che avrebbe fatto meglio ad essere con i fiocchi. E di fiocchi i giornalisti negli ultimi tempi ne hanno messi molti. Sono stati impietosi? noi non lo sappiamo ma da clienti non parteciperemmo mai alle avanzate degli affamati. Anche perché’, non c’e’ solo il rischio di perdere credibilità’, ma quella di far perdere i pochi clienti rispettosi e paganti, oltre al pericolo di ritrovarsi in veri e propri assembramenti di persone che accorrono anche per il selfie piu’ pallido. Ci si trova in mezzo all’apertura di un’inchiesta che denuncia i partecipanti e li mette tutti in quarantena. E il locale? chiude. Cristiano Rocchi
Un pasto caldo e un pallido selfie con l’artista tramontato
